La mancata ricezione di fatture passive su Fattura Smart

Un problema che si è presentato con una certa frequenza nel corso dell’anno 2019 è quello di Clienti che lamentano di non avere ricevuto sul Sistema di Interscambio (SDI) fatture elettroniche da fornitori, spesso occasionali (e ancor più spesso relative ad acquisti di carburanti e di spese di vitto ed alloggio).

Premesse

Incominciamo ad inserire alcuni presupposti che devono ovviamente esistere:

  1. la fattura deve essere richiesta entro il termine della transazione
  2. devono essere comunicati al fornitore i dati corretti dell’azienda, in primis il codice di partita Iva e il codice SDI assegnato alla Vostra azienda

Appurati i due precedenti punti ci possiamo trovare di fronte a due tipi di fornitori:

  1. quello che aderisce al regime del forfait, che è tenuto a consegnarVi la fattura in forma cartacea (se non ha optato anche lui per l’emissione elettronica) al termine della prestazione
  2. quello che non aderisce, quindi con regime tributario ordinario, che può emettere la fattura entro i dodici giorni successivi al termine della prestazione.

Come consigliamo di comportarVi?

Soprattutto nei confronti dei fornitori occasionali (ad esempio il ristoratore che fornisce i pasti in trasferta agli operatori aziendali) diventa consigliabile pagare solamente con modalità tracciate, meglio se bancomat o carta di credito, dopo aver chiesto la fattura, e facendosi dare i suoi dati aziendali, principalmente il codice di partita Iva, la denominazione dell’azienda ed un indirizzo di posta elettronica (e se non l’hanno una PEC, che è obbligatoria)

Una volta trascorsi i canonici dodici giorni e non ricevuta la fattura dallo SDI potrete contattare innanzitutto lo studio per effettuare un controllo nel Vostro cassetto Fatture & Corrispettivi se il documento sia entrato nel novero dei documenti non consegnati, se l’esito sarà negativo potrete inviare una lettera di sollecito (vedi facsimile) controllando che il fornitore adempia a quanto richiesto e che, quindi, la fattura venga consegnata o rintracciata.

Qualora, nonostante tutto, il fornitore non invii la fattura o non consenta di recuperarla dallo SDI, per non incorrere in sanzioni (vedasi infra) sarà necessario procedere con l’invio di una autofattura al servizio di interscambio riportante i vostri dati e quelli del fornitore (da qui l’importanza di reperirli fin da subito per evitare estenuanti ricerche) con codice TD20 e con pagamento dell’Iva dovuta entro i successivi trenta giorni.

Le sanzioni previste per non avere regolarizzato una fattura passiva non ricevuta ammontano al:

100% dell’iva dovuta con un minimo di 250,00 € per ogni violazione 

Lo studio rimane a disposizione di tutti i Clienti per tutte le attività di cui avessero bisogno in merito.

(indicare solo la Partita IVA, non occorre aggiungere altri dati)
(Attività svolta solo per i Clienti dello studio)
indicare la data in cui dovrebbe essere stata emessa la fattura
il servizio è riservato ai Clienti dello Studio; provvederemo a darvi resoconto sulla vostra email aziendale

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