Best Practice
Lo studio provvede a gestire il codice PIN dei Clienti che delegano questa attività professionale.
Vi ricordiamo che il codice PIN gestito dallo studio è sempre consultabile accedendo alla propria area privata sezione Tabelle e Scadenze/Tabella 58.
Si ricorda che qualora eseguiate un accesso utilizzando il codice PIN e provvedeste a eseguire il rinnovo, è necessario che comunichiate il nuovo codice allo studio per consentirci l’aggiornamento sulla tabella.
Il contenuto del messaggio
In vista del flusso ingente di accesso ai sistemi online dell’Inps, anche da parte di utenti che finora non lo hanno fatto e quindi non sono in possesso dei codici necessari, l’istituto di previdenza ha annunciato con il messaggio 1381/2020 la possibilità di utilizzare un Pin (personal identification number) dimezzato per alcune procedure e la prossima implementazione di una modalità semplificata per ottenere il Pin completo che consente di effettuare tutte le operazioni.
In via generale ai servizi online dell’Inps si accede in maniera completa con il Pin dispositivo rilasciato dall’istituto stesso, oppure con un’identità digitale Spid di livello 2 o superiore, con la Carta di identità elettronica 3.0, con la Carta nazionale dei servizi.
In via ordinaria per ottenere il Pin si deve fare richiesta tramite sito internet o call center dell’Inps. La prima metà, costituita da otto lettere o cifre, viene inviata tramite email o sms, la seconda metà tramite posta tradizionale. Quello così ottenuto è un Pin completo ma solo “informativo”, che cioè non consente di effettuare tutte le operazioni ma solo navigare nel sito. Per trasformarlo in dispositivo ci si deve recare in una sede Inps (ora chiuse per l’emergenza) o accedere al sito, stampare e firmare un modulo, scansionarlo insieme a un documento di identità e caricarli online nel sito stesso oppure inviarli via fax. Successivamente l’Istituto trasforma il Pin da informativo a dispositivo.
Una procedura che garantisce maggiore sicurezza di identificazione del richiedente, ma che è complessa e prende alcuni giorni di tempo. Per questo motivo è stata messa a punto una modalità semplificata la quale comporta l’utilizzo delle sole prime otto cifre delle sedici che compongono il Pin, ricevute via sms o email. Questa prima parte del Pin verrà inviata entro dodici ore dalla richiesta. Qualora non venga ricevuta entro tale termine, il cittadino deve chiamare il call center.
Questa soluzione è ammessa per richiedere solamente alcune delle prestazioni introdotte dal decreto legge cura Italia:
– indennità di 600 euro per partite Iva e collaboratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata Inps o a quelle dei lavoratori autonomi; per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali; per i lavoratori del settore agricolo e per quelli dello spettacolo,
– bonus da 600 o 1.000 euro con cui pagare la baby sitter.
Per quest’ultima prestazione, tuttavia, il Pin “dimezzato” vale solo per la presentazione della domanda. Quello completo è comunque necessario per l’utilizzo dell’importo che verrà assegnato, dato che il bonus viene accreditato e va speso tramite il libretto famiglia che richiede il Pin intero.
La domanda per queste prestazioni non si può ancora presentare. Secondo quanto anticipato dal presidente dell’Inps, Tridico, dovrebbe essere possibile all’inizio di settimana prossima. Dunque in questi giorni ci si può attrezzare per ottenere il Pin, almeno quello semplificato così da essere pronti quando le procedure di richiesta delle indennità e del bonus verranno messe online.
Comunque nei prossimi giorni verrà resa operativa una procedura semplificata anche per ottenere il Pin dispositivo (cioè quello intero che consente di effettuare tutte le operazioni) senza che la seconda parte venga spedita al domicilio del richiedente.